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Stefania e il suo Italo al mare. Stanno uscendo dall'acqua dopo aver fatto il bagno. Stefania indossa un costume nero, tiene Italo con una mano e l'acqua intorno è cristallina

Italo al mare: un amico indispensabile anche tra le onde

Ciao a tutti!

Eccomi di nuovo qui, sono Italo e sono un cane guida.

Ci risiamo, è di nuovo l’estate…

Non che io abbia niente contro l’estate, sia chiaro, ma certo con questa pelliccia che mi ritrovo affrontare la stagione calda per me non è facile.

La cosa bella dell’estate è che la mia padrona ama il mare e io spesso l’accompagno in spiaggia. L’accompagno a Numana dove abbiamo l’ombrellone. Lì sono tutti molto gentili con me, oramai mi conoscono e io ho imparato dove sta il nostro posto. Qualche volta sbaglio il numero dell’ombrellone ma solo perché sono molto distratto dai bambini che spesso mi chiamano, mi sorridono e io non posso fare a meno di guardarli. Allora invece di portare la mia padrona al numero 23, che mi ripete sempre, io la porto al 22… ma del resto io mica ho studiato matematica bau!

Dicevo, sì, qui a Numana sono tutti molto carini con me e la mia padrona la sento serena. Dovete sapere che non è sempre così. Infatti anche se noi cani guida possiamo per legge accedere a tutti i luoghi aperti al pubblico comprese le spiagge, a volte l’ignoranza e il pregiudizio di alcune persone ostacolano il prezioso lavoro che facciamo per le persone non vedenti.

Noi cani guida siamo un vero e proprio ausilio per chi non vede, come può esserlo una carrozzina per chi non può camminare, impedire l’accesso a noi cani guida è come togliere da sotto il sedere la carrozzina a chi non può camminare. Ricordo che qualche anno fa, in un altro stabilimento, il bagnino non voleva che accompagnassi la mia padrona in acqua. Lo stabilimento era pieno di gente e avevano sistemato i lettini fino a pochi metri dal mare e temeva che io potessi disturbare i bagnanti. Per la prima volta ho visto la mia padrona piangere. Sì, perché anche se poi la legge le ha dato ragione, certe frustrazioni restano e fanno tanto male.

Comunque, dicevo, che qui a Numana stiamo proprio bene. Porto Stefania in acqua ma per sicurezza la riporto subito a riva e lei protesta perché dice che non la faccio nuotare abbastanza… a volte l’accompagno al bar, alla toilette e spesso intrattengo tanti bambini piccolissimi che passano vicino al mio ombrellone. Le persone non si avvicinano molto tra loro, perché ancora ci sono delle regole che io non capisco ma di me non hanno paura e a volte mettono sotto al mio muso dei bambini piccolissimi che io slinguazzo con molto gusto perché sanno di latte.

Che strano però…  ci sono umani che ci detestano, poi quando salviamo la loro specie, ad esempio cercando superstiti sotto le macerie, slavine, persone disperse per vari motivi, ci trattano come eroi.

Sarebbe molto bello se ci rispettassero sempre come cani. Cani fedeli. Cani che per amore dei padroni umani darebbero la vita.

Adesso però non vorrei sembrarvi un cane troppo bacchettone e triste…  io sono felicio! Tanto felicio io!

evviva l’estate e speriamo non sia troppo calda bau!

Italo