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Alessandra Ruberti sul palco del teatro di Cerreto d'Esi riceve dalle mani del sindaco la targa-premio 'Donna e lode'. La tiene in mostra tra le mani. Alessandra sorride e indossa una elegante camicia chiara. Il sindaco è al suo fianco e indossa una giacca blu, camicia chiara e cravatta celeste. Alle loro spalle il sipario del teatro, rosso mattone

Ad Alessandra Ruberti il Premio ‘Donna e lode’

Presto anche a Fabriano una sede Uici

La nostra socia Alessandra Ruberti, referente Uici a Fabriano per la sede territoriale di Ancona, è stata proclamata vincitrice del Premio ‘Donna e lode’, dedicato ogni anno dal Comune di Cerreto d’Esi alle figure femminili che si distinguono per la propria attività o la propria professione.

La premiazione è avvenuta sabato nel corso di una bella cerimonia organizzata al teatro ‘Casanova’. Nel corso dell’evento, anche un concerto live e la presentazione del libro ‘La duchessa del lago’, di Luciano Gambucci. Presente all’incontro, Sauro Cesaretti, vicepresidente Uici Ancona.

Il discorso

Ecco il discorso con cui Alessandra Ruberti ha ringraziato l’amministrazione comunale, richiamando l’attenzione sulle attività dell’Uici e sui progetti futuri che saranno realizzati sul territorio.

“Ringrazio il sindaco per le belle parole, l’organizzatrice dell’evento, l’assessore Daniela Carnevali, e tutta la giunta del comune di Cerreto d’Esi che ha deciso di assegnarmi il riconoscimento di Donna e Lode. Mi sento molto gratificata ma la cosa che mi rende ancor più felice è che finalmente un’amministrazione abbia acceso i riflettori su un’associazione di volontariato che rappresenta un vero e proprio ammortizzatore sociale.

Faccio parte dell’UICI di Ancona che è un’associazione che tutela e promuove i diritti delle persone con disabilità visiva. Convivere con questa disabilità è molto faticoso ma questo non vuol dire precluderci una vita in autonomia: ci vengono infatti incontro diversi supporti, come la tecnologia assistiva che consente ai giovani di affrontare percorsi scolastici al livello delle persone vedenti e agli adulti di interfacciarsi con un quotidiano sempre più incentrato sulle immagini e sul digitale.

Grandi difficoltà si incontrato però ancora per quanto riguarda le barriere architettoniche, siano queste fisiche o mentali. Con barriere architettoniche fisiche intendiamo un cicalino mancante a un semaforo pedonale o un palo piantato al centro del marciapiede. A questo proposito menziono un progetto a cui tengo particolarmente: nel prossimo futuro vorrei incontrare le amministrazioni locali per invitarle a contattare la nostra associazione ogni qualvolta vogliano intraprendere una ristrutturazione urbanistica, in modo da applicare correttamente il piano PEBA.

Arriviamo quindi alle barriere mentali, che rappresentano l’ostacolo maggiore all’integrazione delle persone con disabilità visiva. Queste barriere sono rappresentante da alcuni comportamenti che si attuano nei confronti di una persona disabile, spesso al fine di tutelarla. Molte volte però questi comportamenti si concretizzano in una sostituzione della persona stessa, che quindi si ritrova esclusa da alcuni contesti. Eppure, con impegno e zelo le persone con disabilità visiva riescono a rivestire ruoli anche di grande responsabilità, in diversi ambiti.

L’impegno in questa direzione rappresenta l’attività principale dell’UICI e anche il motivo per cui nel 2017 ho deciso di aprire una sede distaccata a Fabriano. La realtà è cresciuta notevolmente, tanto che a breve apriremo un ufficio che sarà un punto di riferimento anche per altre associazioni di volontariato locali.

Colgo l’occasione per ringraziare chi ha contribuito a realizzare questo progetto, a partire dai soci e dai volontari. Ringrazio poi la Fondazione Carifac, l’ingegner Francesco Merloni e la Farmacia Comunale di Fabriano per il supporto fornito. Ringrazio infine chi mi ha supportata personalmente, in primis la mia famiglia e le mie stupende amiche e tutti voi che questa sera avete condiviso quest’evento con me.

Ancona, 13 marzo 2023