L’aiuola, i motorini e le regole degli umani
Mini inchiesta sulle barriere architettoniche e sulla giornata di una persona non vedente: quali sono gli ostacoli fisici e quali pregiudizi incontra nei luoghi che frequenta ogni giorno, come si rapportano le persone, storie di umanità e di vicinanza. Tutto quello che è utile sapere quando si incontra per strada o in un luogo pubblico una persona che non vede. Quattro puntate per raccontare con tono leggero e autoironico la disabilità vista con gli occhi di un cane guida*
Ciao a tutti! Mi chiamo Italo e sono un cane guida.
Sapete com’è quando dovete fare pipì e trovate il bagno occupato? Beh io sì. Ed è un problema.
A metà mattinata, di solito, la mia padroncina Stefania prende dieci minuti di pausa dal lavoro e mi porta fuori. Il punto è che soprattutto in estate il marciapiede sotto l’ufficio, dove c’è l’unica aiuola della zona, è pieno di scooter parcheggiati. Io non faccio pipì sulle ruote perché sono un cane educato e se la strada per l’aiuola è sbarrata, non riesco a trovare un punto giusto dove mollarla. La mia padrona si arrabbia tantissimo perché dice che le moto non dovrebbero essere parcheggiate sul marciapiede, dice che è scritto nel codice della strada. Eppure molti lo fanno…
Io non capisco. A me a scuola hanno insegnato quali cose si possono fare e quali no, come ad esempio non fare la pipì in casa, non abbaiare ad altri cani, non correre dietro ai piccioni né ai gatti, non mangiare il cibo sopra il tavolo. E io ubbidisco. Eppure non mi hanno scritto nessun codice. E’ bastato insegnarmelo. Perché allora gli umani devono scrivere un codice se poi altri umani non lo rispettano?
Ho sentito la mia padrona raccontare ad una amica che quando girava con il bastone bianco ha preso in pieno il manubrio di uno scooter parcheggiato sul marciapiede accanto al muro di un palazzo. E nella caduta il manubrio le si è infilato in una costola. Poverina, si è piegata in due dal dolore restando senza fiato per diversi minuti. Per fortuna ora ci sono io e piuttosto che farle prendere il manubrio di uno scooter preferisco non fare pipì.
In questo codice della strada sembra siano scritte tante altre regole tipo: fermarsi alle strisce pedonali per far passare i pedoni, rallentare nei centri abitati, non parcheggiare nei posti riservati ai disabili… Bau! Mi viene da ridere! Secondo la mia esperienza di cane guida… questo codice… non esiste!
Visto che ci siamo, parliamo anche della popò? Spesso sento chiedere alla mia padrona: “Come fai a capire quando il tuo cane fa la pipì o quando fa la popò?”.
Beh, io posso dirvi che non solo si accorge della differenza, ma quando faccio la popò, lei è subito pronta a raccoglierla.
Quando camminiamo sopra alcuni marciapiedi, devo essere particolarmente attento. Ci sono pali, bidoni dell’immondizia svuotati e lasciati in mezzo al marciapiede, buche e cacche degli altri cani che i loro padroni, che ci vedono benissimo, non raccolgono.
Una mattina, mentre andavamo a prendere l’autobus, la mia padrona aveva in mano la bustina della mia popò appena raccolta, ma era distratta e camminando non si è accorta che il cestino lo aveva superato. Io mi sono fermato, mi sono girato e l’ho portata davanti al cestino, che so cos’è perché me lo ha insegnato. Lei è stata molto felice e mi ha grattato tanto tanto il collo che a me piace tantissimo e mi ha detto che sono il cane più civile del mondo.
Scusate, ma adesso vi lascio perché mi scappa proprio!
Ma ricordate: un padrone educato contribuirà a farci voler bene da tutti. Motociclisti attenti eviteranno a tante persone di farsi male.
Bau!
Italo
*A cura di Stefania Terrè, responsabile della Commissione Cani Guida per le Marche dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti
Pubblicato da Ancona Today